Il Governatore della Liguria a favore di un “accordo minimo”
In un intervista su Radio Capital, nel corso della trasmissione “Circo Massimo”, il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha parlato sugli sviluppi delle consultazioni per la formazione del nuovo governo.
Toti, da sempre ritenuto vicino a Matteo Salvini e alla Lega, ha spiegato che Berlusconi non avrebbe in effetti pronunciato un veto nei confronti dei pentastellati. La preoccupazione del leader forzista sarebbe invece il programma.
Secondo Toti, quindi, apponendo adeguati paletti programmatici, sarebbe verosimile, e anzi auspicabile, un accordo Di Maio/Centro-Destra. Non per un esecutivo che copra l’intera legislatura, ma almeno per gestire le urgenze e gli aspetti coincidenti dei programmi.
Eloquente la sua dichiarazione: “Votare adesso sarebbe scellerato, credo che in qualche modo si dovrà fare un governo che magari duri un anno, due per sterilizzare anche le clausole di salvaguardia. Un governo politico che duri 5 anni non mi sembra facile”.
I lavori per la ricerca di una soluzione riprenderanno in via istituzionale la prossima settimana. Il Capo dello Stato avvierà infatti un nuovo giro di consultazioni. Si spera che in questi giorni le parti trovino un avvicinamento.
Di Maio ha fatto sapere di ritenere Martina e Salvini interlocutori privilegiati. Il leader del carroccio insisterebbe invece per un accordo che comprendesse anche Berlusconi. Su questo argomento il M5S è stato chiaro: “Non riconosciamo il Centro-Destra come coalizione: si sono presentati con tre diversi candidati premier”.
Sul fronte di un accordo a sinistra, Martina insiste sulla linea dell’opposizione. Da alcune fonti parlamentari dem trapela la volontà di non incontrare Di Maio in fase di consultazioni, ma di rispondere solo ad inviti di un premier incaricato.